Non tanto distante dal teatro Romano e dal colle di San Pietro a Verona sorge quest’antichissima chiesina. Sorta tra il VIII-IX secolo fu costruita dopo il terremoto del 1117, la chiesa è a tre navate e tre absidi. E’ uno dei monumenti più importanti del periodo romanico di Verona. Molto importanti e antiche sono le absidi (spazi della chiesa alle spalle del presbiterio in genere semicircolare). La facciata è a cupide e vi sono presenti bifore laterali. Il portale è del 1300-1400 in marmo con un piccolo protiro con affresco importante del 1400 di Stefano da Verona (detto anche di Francia per via del genitore francese): Madonna e Santi.
Ps. Stranamente senza una vetrata protettiva.
Il campanile è di epoca romana ed anche il chiostro (parte centrale scoperta circondata da corridoi coperti che da accesso ai locali dei conventi) sulla fiancata destra in questo luogo sono presenti numerose tombe. L’adiacente cortile e canonica è uno dei più importanti esempi del romanico civile rimasti a Verona. Sull’abside maggiore sono rappresentate scene di caccia, l’abside più a sud invece e ricoperto di decorazioni floreali e vegetali. L’interno è a tre navate sostenuto da pilastri conserva tracce di affreschi del 1300. Il presbiterio (luogo riservato al clero) si raggiunge attraverso una scalinata; vi è una cripta divisa in tre navate in parte appartenente alla chiesa preesistente. In questa parte della chiesa antica si trovano due importanti reperti romanici paleocristiani: l’arca del San Simone e Ass. Giuda e Taddeo del IV secolo con raffigurazioni bibliche e un secondo sarcofago con la affiggono di due coniugi e lateralmente quelle di San Pietro e Paolo. Non tanto distante troviamo in piazzetta Cisterne, l’antica cisterna del 1400 da li partiva la tubazione che alimentava il monastero sottostante di Santa Chiara. Poco più in là in vicolo Pozzo si trova il Museo Africano.